In un articolo di “State of mind, il giornale delle scienze psicologiche” si evidenzia come la partecipazione ad uno sport di squadra riduce in maniera vertiginosa i sintomi depressivi, comportamentali, ansiosi ed emotivi.

Secondo uno studio condotto dal giornale, una percentuale che si aggira tra il 10 e il 20 degli adolescenti soffre di un disturbo mentale prettamente legato ad ansia e depressione e che se non trattato nella maniera adeguata può impattare negativamente sullo sviluppo personale, scolastico ma soprattutto sulla qualità della vita.

Tra le attività con una maggiore richiesta tra i giovani, c’è il ruolo che svolge lo sport come fattore rilevante per la salute fisica e mentale. Gli aspetti chiave dello sport riguardano l’attività fisica, le relazioni sociali e le amicizie che si possono instaurare in questo ambiente grazie a sport di squadra.

I risultati indicano che la partecipazione attiva agli sport di squadra riduce l’insorgenza di sintomi depressivi, ansiosi ed emotivi, aumentando un benessere a livello soggettivo su questi tre aspetti.

Lo sport arreca benefici ad ogni fascia d’età e conferisce una stabilità psicofisica che si riflette positivamente nel quotidiano e nel rapporto con l’altro.

Questo è uno dei principali motivi che ha spinto OPES ad investire nel progetto “Sport e Salute: Benessere per tutti”, totalmente gratuito e della durata di 18 mesi, che ha portata nazionale e che mira a costruire in 19 Regioni e nella Provincia Autonoma di Bolzano una nuova offerta integrata e accessibile di servizi di welfare leggero e di inclusione sociale.

In tutta Italia i centri sportivi coinvolti hanno promosso 96 nuove attività e svariati servizi inclusivi a beneficio di oltre 2.640 persone, tra giovani, anziani, bambini e famiglie. Oltre 1.440 bambini e oltre 480 anziani in difficoltà economica hanno avuto accesso a vari corsi ed iniziative tutte inerenti lo sport. Infine sono più di 500 i giovani NEET e adulti disoccupati/inoccupati che hanno avuto la possibilità di usufruire delle attività messe a loro disposizione, oltre a corsi di motivazione personali (coaching) per ritrovare un equilibrio psico-fisico e motivazionale ottimale.

Il progetto si pone soprattutto di individuare situazioni di fragilità e di bisogno che possano coinvolgere anche fasce di popolazione particolarmente esposte (minori, anziani soli e persone non autonome in situazioni di precarietà economica), contrastare condizioni di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, prevenire e contrastare forme di violenza, discriminazione e intolleranza con particolare riferimento al fenomeno del bullismo e cyberbullismo, sviluppare e promuovere lo sport come strumento di aggregazione e crescita sociale, dare sostegno alle azioni di inclusione sociale, in particolare per le persone con disabilità e non autosufficienti.

In conclusione, ancora una volta OPES, facendo leva sullo sport e sui servizi gratuiti di welfare leggero, migliora la qualità della vita delle persone in difficoltà riducendo l’emarginazione sociale e favorendo il futuro e il benessere di tutti i cittadini.

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